Una volta c'erano sogni, insicurezze, notti in cui si dimenticava che c'è un domani, risate da battute idiote, emozione di quella che ce n'è così tanta e così forte che oddio tutta non la puoi contenere, e sei così felice ed è tutto così perfetto che non riesci a fare nient'altro che lasciar rotolare le lacrime e pensare che potresti anche morire domani.
Poi hai avuto qualche incidente con la vita. Quando ci siamo rivisti, è cominciata una danza di maschere. Un alternarsi di dettagli estranei a cui non impedivi di mostrarsi, e di dettagli familiari sapientemente nascosti. Mi è tuttora quasi impossibile capire quanto di questi ultimi è uno scorcio veritiero sfuggito durante un cambio di maschere, e quanto è artificiosamente ricreato per motivi di coerenza scenica. Ma non mi importa. Accetto il patto di sospensione dell'incredulità. Accetto che in questa nuova realtà l'interazione tra noi segua delle regole a sé. Ti reggo il paravento dietro il quale potrai prepararti per la prossima interpretazione, e giuro di non sbirciare tra i pannelli.
Non credere che non stia aspettando lo svelamento finale. Quello durante il quale infrangi la quarta parete, lasci cadere i panni di scena e scendi a sederti sulla poltroncina accanto alla mia, a mostrarmi il trucco, come un prestigiatore alla fine del numero, a raccontarmi quanto ti sono stati cari e indispensabili i tuoi personaggi.
Intanto rimarrò seduta, atto dopo atto, intervallo dopo intervallo (vescica permettendo), fino alla fine avvolta nel buio, a fingere di credere che stia recitando soltanto per me.
Track #1: https://www.youtube.com/watch?v=nCkpzqqog4k
Track #2: https://www.youtube.com/watch?v=yFAnn2j4iB0
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