7 gennaio 2016

Ciao, sì, ho spostato il Natale

Ohssì.
Niente ma.
Quest'anno per me
non c'è stato Natale. Ora
non mi dire "Ma il Natale lo devi sentire
dentro di te".
Un cazzo proprio.
Non ho avuto nulla se non
una flebile parvenza di Natale. E quindi
ora si rimedia. Un po' come le assemblee di condominio:
la prima convocazione
è andata deserta. Ma io non intendo
rinunciare. Avrò il mio Natale duemilaequindici.
Chi vuoi che se ne accorga? Una deformazione spazio-temporale
piccina picciò. Si terrà quando sarò pronta, che secondo le mie previsioni sarà
intorno a inizio febbraio 2016. Sono ora in pieno avvento.
Fatti i regali
di rito, fatti
i vari auguri
a conoscenti
parenti e colleghi, ingollati i panettoni, ora mi rimane tutto il resto. Mi lascerò sorprendere. Voglio godermi le luci, i colori, le musiche, le serate in buona compagnia, gli abbracci che scaldano la stanza, le notti sveglia a guardare film, i biscotti appena sfornati, le coperte accoglienti, la neve che verrà. Perché verrà.

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