26 dicembre 2015

Til curtains fall

Una volta c'erano sogni, insicurezze, notti in cui si dimenticava che c'è un domani, risate da battute idiote, emozione di quella che ce n'è così tanta e così forte che oddio tutta non la puoi contenere, e sei così felice ed è tutto così perfetto che non riesci a fare nient'altro che lasciar rotolare le lacrime e pensare che potresti anche morire domani.

Poi hai avuto qualche incidente con la vita. Quando ci siamo rivisti, è cominciata una danza di maschere. Un alternarsi di dettagli estranei a cui non impedivi di mostrarsi, e di dettagli familiari sapientemente nascosti. Mi è tuttora quasi impossibile capire quanto di questi ultimi è uno scorcio veritiero sfuggito durante un cambio di maschere, e quanto è artificiosamente ricreato per motivi di coerenza scenica. Ma non mi importa. Accetto il patto di sospensione dell'incredulità. Accetto che in questa nuova realtà l'interazione tra noi segua delle regole a sé. Ti reggo il paravento dietro il quale potrai prepararti per la prossima interpretazione, e giuro di non sbirciare tra i pannelli.

Non credere che non stia aspettando lo svelamento finale. Quello durante il quale infrangi la quarta parete, lasci cadere i panni di scena e scendi a sederti sulla poltroncina accanto alla mia, a mostrarmi il trucco, come un prestigiatore alla fine del numero, a raccontarmi quanto ti sono stati cari e indispensabili i tuoi personaggi.

Intanto rimarrò seduta, atto dopo atto, intervallo dopo intervallo (vescica permettendo), fino alla fine avvolta nel buio, a fingere di credere che stia recitando soltanto per me.

Track #1: https://www.youtube.com/watch?v=nCkpzqqog4k
Track #2: https://www.youtube.com/watch?v=yFAnn2j4iB0


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